l’autostop di Google

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Google ha annunciato l’avvio di un nuovo servizio di car pooling, la possibilità di dare un passaggio ad altre persone che condividono lo stesso percorso, riducendo in questo modo i costi di viaggio. A differenza di altri sistemi, come alcuni di quelli già presenti in Italia, il colosso di Mountain View utilizzerà le informazioni di percorrenza di Waze, l’applicazione di navigazione sociale acquistata due anni fa, per facilitare i contatti fra persone che condividono percorsi analoghi.
Il progetto, denominato RideWith, prevede un’avvio sperimentale in Israele ed è inizialmente disponibile solo sulla piattaforma Android.

Il target è la mobilità pendolare, con lo scopo di ridurre l’uso dell’auto. Chi metterà a disposizione la propria auto, con un limite di due passaggi giornalieri, riceverà dai passeggeri un contributo alle spese di viaggio. L’idea è quella di dare un giusto incentivo alla disponibilità a condividere la propria auto, evitando però che l’autista possa trarne un profitto e finire, quindi, nei problemi con i servizi pubblici: vedi il caso Uber.

Sostanzialmente è la stessa filosofia che tanti pendolari hanno da sempre utilizzato per ridurre i costi di viaggio per recarsi al lavoro. L’approccio tecnologico consente in questo caso di mettere in contatto persone che non si conoscono, ma che condividono percorrenze analoghe.

Allo stesso tempo è una dimostrazione concreta dell’utilità dell’impatto che la sempre maggiore diffusione di Internet delle Cose potrà avere nella vita di tutti i giorni: in questo caso ottimizzazione dei costi, riduzione del consumo di combustibili fossili e dell’inquinamento atmosferico.

 

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L'autore

Consulente Informatico, blogger, problem solver, radioamatore. Ho iniziato la mia attività nel 1977 sviluppando sistemi di calcolo nell'area energie alternative e rinnovabili e da allora mi sono sempre interressato delle frontiere della tecnologia. Nel 1984 sono stato fra i pionieri delle BBS, i primi servizi telematici pubblici, e l'anno successivo ho portato in Italia Fidonet, la prima rete pubblica mondiale, che ho coordinato sino al 1994. Sono attivamente su Internet agli inizi degli anni 90, Nel 1998 sono stato fra i primi a credere nella convergenza digitale, arricchendo internet con materiale multimediale, come audio e video, anni prima del Web 2.0. Continuo da sempre ad occuparmi di informatica e di tecnologia con un occhio attento al futuro che ci attende. Continuo a lavorare come consulente informatico, con una specifica competenza in sicurezza, reti di comunicazione, sistemi operativi e tecnologie di virtualizzazione.

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