In ricordo di FidoNet

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FidoBBS è un sito web dedicato all’era dei BBS, un significativo periodo della transizione dal mondo analogico precedente alla rivoluzione microelettronica a quello digitale che tutti viviamo quotidianamente, che rischia di finire nell’oblio del dimenticatoio.

Per comprendere cosa abbia significato l’era dei BBS per tantissime persone bisogna fare oggi un grande salto con la fantasia. Immaginare un mondo senza smartphone, lettori MP3, ADSL e, soprattutto, senza internet. Anche per chi ha direttamente vissuto quei periodi è un passo oggettivamente difficile: siamo così assuefatti al mondo connesso che oggi ci sembra quasi impossibile che sia esistito un momento in cui tutto questo non c’era. E’ un periodo che la Storia ufficiale, quella dei grandi eventi degni di essere studiati e tramandati ai posteri, raramente tiene in considerazione, ma che ha prodotto rilevanti effetti nella società di quegli anni. Effetti che hanno spianato la strada alla diffusione di internet e della comunicazione digitale, i segni distintivi della società dei nostri giorni.

In quegli anni era chiamata telematica amatoriale, perché nasceva dal basso: non era appannaggio di grandi aziende commerciali, ma sostenuta da un grande numero di volontari ed appassionati. Tutti hacker nel senso proprio del termine, che denota chi usa la propria competenza per risolvere soluzioni problematiche. In questo caso la sfida era quella di costruire qualcosa di completamente nuovo: utilizzare gli strumenti che la tecnologia sviluppava e migliorava a ritmi frenetici per realizzare applicazioni innovative. Esplorare nuovi sentieri avendo come finalità prevalentemente il puro piacere della conoscenza.

I BBS (acronimo di Bulletin Board System), sono l’elemento distintivo di questo periodo. Nascono come un equivalente elettronico delle bacheche universitarie, per evolversi rapidamente verso sistemi completi di comunicazione, del tutto simili a quelli – ovviamente enormemente più sofisticati – che usiamo oggi.

Tutto questo veniva effettuato utilizzando dei normalissimi personal computer, che frequentemente erano macchine a mezzo servizio: di giorno erano destinati ad un uso professionale, fuori dall’orario di lavoro si trasformavano in sistemi di comunicazione.
Giusto per dare un metro di paragone, nei primi anni ’80 il costo di un Interface Message Processor, l’equivalente di un router di oggi, era talmente proibitivo anche per uno stato come l’Italia, che il nostro paese riuscì a collegarsi ad Arpanet solo il 30 Aprile del 1986 e grazie ad un IMP donato dal governo USA.
Nell’86 le piccole BBS avevano già da un paio d’anni una loro rete perfettamente funzionante, con punti di presenza sparsi per l’intero globo terrestre: FidoNet, nata dalla felice intuizione del suo creatore, Tom Jennings. Una rete completamente autogestita, gratuita, ed accessibile a chiunque – al contrario di Arpanet, l’antesignana di Internet, che aveva per necessità di cose un accesso elitario.

Ma piccolo non significa nè semplice, nè banale.
Nei dieci anni d’oro della sua epoca (1984-94) FidoNet si è evoluta significativamente, grazie al lavoro e la dedizione di tanti appassionati ed all’apporto di nuove tecnologie, che ne hanno decretato il suo successo indiscusso, passando dalla manciata di nodi del 1984 ai quasi 40.000 nodi del 1996. Considerando una media prudenziale di cento utenti a nodo, ciò significa la rete è arrivata a raggiungere non meno di 4 milioni di persone nel mondo, in anni in cui la penetrazione dei personal computer al di fuori della sfera professionale era ancora estremamente ridotta.
Nella seconda seconda metà degli anni novanta lo sviluppo di Internet e l’evoluzione delle tecnologie di comunicazioni digitali ha reso le BBS obsolete.

I BBS sono stati un fenomeno sociale di vasta portata, ed hanno costituito una formidabile palestra mentale ed un trampolino di lancio per tantissime persone, che grazie alla rete hanno avuto accesso a tecnologie che, in quegli anni, erano oggettivamente ardue da raggiungere.
Ciò nonostante, al giorno d’oggi il bagaglio culturale costruito in quegli anni va progressivamente svanendo assieme alla sua memoria.

E’ un problema serio dell’ambito digitale, più comune di quanto di possa pensare. L’evoluzione tumultuosa, soprattutto del primo periodo pionieristico, ha determinato cicli di obsolescenza delle tecnologie estremamente corti. Sia l’hardware che il software invecchiano rapidamente, assieme alle tecnologie delle memorie di massa. Per cui siamo al paradosso che oggi è semplicissimo leggere un libro con qualche secolo di vita, ma che è oggettivamente complesso accedere ai dati memorizzati su un floppy da 5.25″ scritto dieci anni fa. Per i BBS questo limite è aggravato dal fatto che il fenomeno è stato in larga parte ignorato dai media tradizionali, e quindi ha lasciato pochissime tracce nel mondo fisico.

Per cui FidoBBS nasce quindi con lo scopo di cercare di preservare alcuni frammenti significativi della tecnologia di quel periodo, che rischiano di andare perduti per sempre. Quindi, da un lato troverete informazioni e documentazione sulla nascita e sulla crescita delle tecnologie usate in quegli anni. Parallelamente sono attive alcune installazioni dimostrative che consentono di provare sul campo le evoluzioni che i BBS Fidonet hanno avuto dal 1985 ai primi anni ’90. Le installazioni utilizzano esclusivamente software dell’epoca, anche se sono direttamente accessibili attraverso internet (sia via web che via telnet). Per gli amanti delle vecchie tecnologie, a quella più recente ci si può collegare anche usando un modem telefonico.

FidoBBS è visitabile qui.

Ricordo altri due mie progetti in ambito retrocomputing:

  • Project HP3000, un emulatore per il minicomputer Hewlett Packard HP3000 degli anni ’70, con il sistema operativo MPE/IV, che gira su raspberry PI
  • MicroCP/M, un emulatore CP/M per ESP/32
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L'autore

Consulente Informatico, blogger, problem solver, radioamatore. Ho iniziato la mia attività nel 1977 sviluppando sistemi di calcolo nell'area energie alternative e rinnovabili e da allora mi sono sempre interressato delle frontiere della tecnologia. Nel 1984 sono stato fra i pionieri delle BBS, i primi servizi telematici pubblici, e l'anno successivo ho portato in Italia Fidonet, la prima rete pubblica mondiale, che ho coordinato sino al 1994. Sono attivamente su Internet agli inizi degli anni 90, Nel 1998 sono stato fra i primi a credere nella convergenza digitale, arricchendo internet con materiale multimediale, come audio e video, anni prima del Web 2.0. Continuo da sempre ad occuparmi di informatica e di tecnologia con un occhio attento al futuro che ci attende. Continuo a lavorare come consulente informatico, con una specifica competenza in sicurezza, reti di comunicazione, sistemi operativi e tecnologie di virtualizzazione.

2 commenti

  1. Che tempi! Voglio raccontare la mia storia in breve lasciandola come commento su questo blog, e lo farò partendo dalla fine. Circa 4 giorni fà il monitor del mio pc mi ha detto addio e a causa delle mie attuali ristrettezze ho dovuto attendere 4 giorni prima di averne un’altro. Nel frattempo essendo una persona che da 10 anni ha detto no alla tv sono andato a rispolverare dei libri. Uno fra tutti “Spaghetti hacker” dove all’interno viene citato spesso il proprietario di questo blog. Centinaia di ricordi mi sono tornati in mente durante la lettura del libro e cosi una volta riavuto un monitor decido di cercare in rete ‘Giorgio Rutigliano’ e naturalmente salta fuori questo blog in cui da questa stamattina sto leggendo alcuni articoli, questo in particolare. Nel 1984 avevo 14 anni e mi trovavo in un collegio dove già organizzavano dei corsi per la terza età di fortran e cobol ed essendo già da 2 anni un appassionato di informatica, quando potevo mi imboscavo dietro la porta di questi corsi e origliavo il più possibile. Ci capivo ben poco, ma mi piaceva. Nel 89, una volta diplomato i miei mi comprarono il mio primo computer serio, un ibm 8088 a 4,77 mhz con un floppy da 3,1/4 e un HD da 20 MB e con quello per un anno studiai a piu non posso il turbo pascal, complice anche un corso enfap che stavo frequentando, di quelli che pagavano 8000 lire al giorno, giusto per avere qualche soldo non per altro, visto che alla fine del corso oltre al turbo pascal conoscevo anche il linguaggio assembler per processori 8086. Mi fermo qui perchè altrimenti divento prolisso, ma da quei giorni fino ad oggi l’informatica è stata sempre una costante nella mia vita. Ho fatto il sistemista, il programmatore. Conosco linux, BSD, ec, ma…. purtroppo nella vita non tutti nasciamo sotto una buona stella e nonostante le mie conoscenze oggi mi ritrovo in difficoltà per tutta una serie di motivi. Questi ultimi 4 giorni mi sono serviti per fare un salto all’indietro e oggi racchiudere in questo commento una piccola parte importante della mia vita. Grazie a tutti per l’attenzione.

    P.S. Un mio amico morto 2 anni fa gestiva un nodo fidonet i primi anni 90. Si chiamava Mario Murè. Chissa se lo conoscevi 🙂

    • Giorgio Rutigliano il

      Sì, Mario lo conoscevo, è stato per molti anni in rete. Nonostante siano passati svariati lustri, sono ancora in contatto con tanti dei sysop.
      Grazie per avere condiviso il ricordo!

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